SIN VOLVER LA CARA
Itinerario di immagini sonore e flamenco.
Ideazione, coreografie e regia di Francisca Berton
Sin volver la cara è il nuovo spettacolo della Compagnia Algeciras Flamenco, frutto di collaborazioni,che come sempre arricchiscono e stimolano la creazione di una pièce, della performance. Nasce dall’esigenza di trattare temi attuali, continua la volontà di dare vita non solo a concerti o composizioni
coreografiche, ma a spettacoli teatrali con spunti narrativi mediati dal flamenco.
“Senza voltarsi”, lasciandosi alle spalle ciò da cui ci si separa, portandone memoria, iniziare un nuovo percorso e dare vita ad una nuova realtà. Questo è ciò che racconta Sin volver la cara.
Attraverso diversi tableaux, vengono descritte le emozioni che immaginiamo pervadano gli Esseri Umani nelle diverse occasioni di separazione: dalla tradizione, dalla madre, dall’amore, dalla propria Terra.
La separazione per eccellenza è la Nascita: da questo viaggio e dalla relativa e necessaria separazione dal grembo materno germoglia una diversa esistenza.
La Nascita è fonte di dolori, gioie, paure, speranze,
inquietudini, aspettative, dubbi, desideri.
Il Flamenco fa da comun denominatore all’interno dello spettacolo, in cui convivono contaminandosi anche altre forme di musica, di danza e di espressione.
Il flamenco, per sua stessa natura, è il risultato di influenze varie, legate anche alle migrazioni che hanno portato all’incontro di culture diverse, musiche e danze, dall’India (secondo alcuni studiosi di Flamencologia) fino allo stanziarsi dei Gitani in Andalusia, la regione della Spagna considerata la culla del flamenco. Nuovi eventi hanno portato altre influenze: l’influenza araba, la scoperta delle Americhe, lo sviluppo canoro, lo sviluppo della tecnica musicale e della danza, el baile, che ha fatto il suo ingresso in teatro e vi ha trovato nuove ed infinite possibilità, anche attraverso l’incontro con altre forme espressive.
La musica non soltanto accompagna, ma fa parte integrante del flamenco. Una storia ricca di separazioni e di ritorni, di viaggi, di ricchezza che appartiene al grande tesoro culturale del Mediterraneo.
L’andata ed il ritorno (la ida y vuelta) possono avere tregua solo quando ciascuna cosa trova la propria collocazione, il naturale approdo, dopo tanto vagare, ad una condizione migliore.
BRUNO MAROCCHINI Electronic music,
SERGIO VARCASIA Chitarra, RICCARDO GARCIA RUBI Chitarra, PAOLO MONALDI Percussioni, CLAUDIO MERICO Violino, FRANCO URBANI Tamburello, CATERINA LUCIA COSTA Bailaora ospite, FRANCISCA BERTON Bailaora solista, CHIARA CANDIDI Balli popolari italiani, ALESSANDRA COCAINA-VANIA GRANATA-FLAVIA LUCHENTI-GIULIA PETTINARI Corpo di ballo